Ormai ci siamo, un’annata tanto attesa ed acclamata, una di quelle da mettere in cantina e lasciare invecchiare con pazienza. Saranno molte le sorprese, dalle giovani ‘leve calcistiche’ al ritorno ad un amore per il territorio e per il sangiovese che riporta il Brunello alla meraviglia degli anni ’70 e ’80, quando più che alla possente struttura si guardava alla piacevolezza e longevità. Compito non facile se si pensa al clima odierno. Intanto, veniamo agli
Dalla mia cantina oggi ho scelto lui. Rubino intenso. Profumi che si aprono dopo paziente attesa con l’immancabile tabacco essiccato, amarena, mora selvatica e prugna disidratata, seguiti da viole e rose appassite, note balsamiche di menta ed eucalipto, pepe bianco, cenni orientali con legno di sandalo ed ambra, poi ancora lacca, chiodo di garofano e alloro. Palato di grande equilibrio ed eleganza, dai tannini finissimi e giovani, di estrema e sorprendente verticalità e persistenza. Complesso, senza
Una lode agli enologi, quelli davvero bravi, quelli che hanno reso onore all’Italia vinicola. Una lode a tutti quegli enologi che oggi sanno ascoltare un territorio, con competenza, passione, umana coscienza.
E’ giunta al termine la 27ma edizione del Benvenuto Brunello, tanto attesa quanto cruciale per gli stessi produttori di Montalcino. In campo quest’anno i Brunello di Montalcino 2014, i Rosso di Montalcino 2017 e i Brunello Riserva 2013. “Eleganza alla prova”, niente di più vero e chiaro del messaggio che il Consorzio del Brunello ha voluto lanciare intitolando così questa edizione.